La fine della pellicola cinematografica 35mm


L’emergenza riguarda quel migliaio di sale che ancora non si sono adeguate e che non hanno i mezzi finanziari per farlo. “Ad oggi il 61% degli schermi italiani sono stati digitalizzati e si pensa che per la fine dell’anno 2014, si arrivi al 70% – spiega Lionello Cerri, presidente dell’Anec, associazione degli esercenti cinematografici, nonché titolare dei cinema Anteo e Apollo di Milano – L’investimento da considerare è dai 50 ai 70 milioni di euro e alcuni tipi di sala che funzionano attraverso strutture familiari o volontaristiche non riescono a sostenerlo. Sono cinema prevalentemente monoschermo ubicati nei piccoli centri. Per mantenere i 100 milioni di spettatori che abbiamo oggi in Italia chiediamo di allungare i tempi di questo “switch off”. Il rumore inconfodibile,la pasta delle pellicola,il tono e i colori,oggi è tutto storia.


Benevento

15.02.2014


Questo sito non usa cookie analitici o di profilazione. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi